Il Museo d’Arte Metropolitano “Corrado Giaquinto”, intitolato al noto pittore molfettese del XVIII secolo, è una struttura di fondazione recente, istituita ufficialmente il 12 luglio 1928. La sua creazione è stata il risultato della fusione di diverse collezioni d’arte provenienti da vari monasteri e istituzioni, inclusi quelli che erano ospitati presso il Museo Archeologico Provinciale fondato nel 1875.
Questo prestigioso museo ha trovato la sua dimora al quarto piano del Palazzo della Provincia di Bari, un edificio storico. Inizialmente aveva sede nel Palazzo del Governo dal 1928, ma si trasferì nella sua attuale location nel 1935. Ci sono due accessi al museo: uno principale sul lungomare di Bari (Nazario Sauro) e un ingresso secondario su via Spalato.
In questo breve articolo, vi invitiamo a scoprire la magia e la bellezza delle opere esposte, a immergervi nella storia e nelle tradizioni del nostro territorio. Buona visita!
Cosa scoprirai
Storia della pinacoteca Corrado Giaquinto
Il Palazzo della Città Metropolitana di Bari è un maestoso edificio di quattro piani, ideato dall’ingegnere Luigi Baffa. Dopo la sua morte nel 1933, l’ingegnere Vincenzo Chiaia ne prese le redini, apportando modifiche significative al disegno originale. Terminato nel 1935, l’edificio riflette lo stile architettonico prevalente dell’epoca, con chiari riferimenti all’architettura veneziana e toscana.
Il percorso espositivo della Pinacoteca, tra i più interessanti musei di Bari, si snoda attraverso ventidue sale, alcune delle quali sono ampie e ricche di opere. Questo itinerario affascinante offre una vasta documentazione dell’arte pugliese – o collegata alla Puglia – dall’XI al XIX secolo.
La collezione comprende una sezione medievale con sculture dei secoli XI-XIV e icone pugliesi dei secoli XII-XIV; dipinti veneti provenienti da chiese locali, con opere di Antonio e Bartolomeo Vivarini, Giovanni Bellini, Paris Bordon, Paolo Veronese, Jacopo Tintoretto e Jacopo Palma il Giovane; pittura pugliese dei secoli XV-XVI e napoletana o di scuola napoletana dei secoli XVII-XVIII, con opere di artisti come il Maestro dell’Annuncio ai Pastori, Finoglio, Stanzione, Vaccaro, Giordano, De Matteis, Solimena, Bonito, De Mura, De Caro, Mondo e Fischetti.
Di particolare rilievo è il nucleo di dipinti di Giaquinto e una raccolta di pittura ottocentesca con opere di Pitloo, Smargiassi, De Nittis, Netti, Morelli, Boldini e altri. Notevole è anche la collezione di maioliche del Sei e Settecento, prevalentemente di produzione pugliese, donata da De Gemmis nel 1957. Un anno dopo, venne donato il grande presepe noto come Caleno, composto da circa 500 “pastori”, con esemplari di grande pregio risalenti ai secoli XVIII-XX. Recentemente, si è aggiunto un interessante nucleo di abiti maschili e femminili del XVIII secolo.
La collezione Grieco, donata nel 1985 ed esposta dal marzo 1987, rappresenta una delle acquisizioni più importanti degli ultimi anni, con cinquanta dipinti italiani dalla seconda metà dell’Ottocento alla prima metà del Novecento. Predominano gli artisti macchiaioli toscani, con l’eccezione di Adriano Cecioni, e una raffinata selezione di artisti del Novecento.
Tra le donazioni significative si annovera quella dello scultore Filippo Cifariello (1936), che comprende 43 gessi originali dei suoi ritratti più importanti, oltre a un archivio fotografico e documentale. Negli anni Ottanta, è stato acquisito il fondo fotografico del Cav. Vincenzo Simone (1892-1968), composto da circa 14.000 lastre in vetro per la stampa di cartoline raffiguranti numerose località meridionali, con particolare attenzione alla Puglia e alla Lucania.
Le acquisizioni della Pinacoteca includono anche l’arte contemporanea, con una preferenza per gli artisti pugliesi, come dimostrato dall’opera “9 mq di pozzanghere” di Pino Pascali.
Di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Bari e ospitata dal 1957 presso il Castello Svevo di Bari, la “Gipsoteca” espone calchi delle più importanti sculture pugliesi, realizzati per l’Esposizione Internazionale di Belle Arti di Roma nel 1911.
Oltre alle collezioni permanenti, la Pinacoteca ha una lunga tradizione di iniziative temporanee volte alla crescita culturale della comunità locale: mostre, presentazioni di libri, conferenze, eventi del ciclo “Arte e Musica”, restauri, ricerche, pubblicazioni, seminari, convegni e incontri formativi. Di particolare rilievo è la storia delle mostre temporanee organizzate nelle sue sale.
Quando visitare la Pinacoteca di Bari
La Pinacoteca di Bari è un luogo affascinante da visitare in qualsiasi periodo dell’anno. È generalmente aperta dal martedì alla domenica, dalle 9:00 alle 19:00, mentre il lunedì rimane chiusa. Se preferisci una visita tranquilla, i mesi meno affollati come gennaio, febbraio e novembre sono ideali. Inoltre, la Pinacoteca organizza spesso mostre temporanee, presentazioni di libri e conferenze, offrendo così un’esperienza arricchita da eventi speciali.
È consigliabile verificare in anticipo se è necessario prenotare i biglietti, specialmente durante eventi particolari. Partecipare a un tour guidato può rendere la visita ancora più interessante, permettendoti di approfondire la conoscenza delle opere esposte. Per un’esperienza più piacevole, visita la mattina presto o nel tardo pomeriggio, evitando le ore di punta. Per informazioni aggiornate, consulta il sito ufficiale della Pinacoteca di Bari o contatta direttamente la struttura. Buona visita!
APPROFONDIMENTO: Cosa vedere a Bari
Come raggiungere la Pinacoteca dalla stazione centrale di Bari
Per raggiungere la Pinacoteca dalla stazione centrale di Bari, segui queste indicazioni:
- A piedi: uscendo dalla stazione, prendi Corso Cavour e cammina dritto per circa 20 minuti. Passerai accanto al Teatro Petruzzelli e alla Camera di Commercio. Prosegui fino alla fine della strada, dove ti troverai di fronte al Teatro Margherita. Da lì, gira a destra e percorri il Lungomare superando Nderr alla Lanz. La pinacoteca si trova nelle vicinanze.
- In autobus: uscendo dalla stazione, prendi l’autobus 02 e scendi alla fermata N.Sauro (Provincia). La pinacoteca si trova proprio accanto alla fermata.
- In taxi: troverai una fila di taxi appena fuori dalla stazione. La corsa fino alla pinacoteca dura circa 10 minuti, a seconda del traffico, e il costo varia in base alla tariffa del taxi.
Dove dormire nei paraggi
Per chi desidera soggiornare vicino alla Pinacoteca di Bari, ecco alcune ottime opzioni di alloggio:
- Hotels Oriente: elegante e confortevole, situato a pochi passi dalla Pinacoteca.
- Grande Hotel delle Nazioni: hotel di lusso con vista mare, a breve distanza dalla Pinacoteca.
- Hotel Boston: moderne camere nel centro di Bari, a pochi minuti dalla Pinacoteca.
- Melo Accomodations: accogliente bed & breakfast vicino alla stazione centrale e alla Pinacoteca.
- Olive Tree Hostel: opzione economica e centrale, con dormitori e camere private.
Considerazioni finali sulla Pinacoteca di Bari
La Pinacoteca Corrado Giaquinto, situata al quarto piano del Palazzo della Provincia di Bari, è un’importante istituzione culturale che ospita una vasta collezione di opere d’arte che spaziano dal Medioevo al XIX secolo. Le collezioni includono opere di artisti veneti, napoletani e pugliesi, oltre a collezioni speciali come quelle di Filippo Cifariello e Vincenzo Simone. La Pinacoteca non solo conserva arte storica, ma promuove anche attività culturali come mostre e seminari, contribuendo significativamente alla vita culturale della comunità.