La Basilica di San Nicola a Bari rappresenta uno dei più importanti luoghi di culto e di interesse storico, artistico e religioso in Italia. Situata nel cuore della città vecchia di Bari, questo edificio religioso è celebre per custodire le reliquie di San Nicola, uno dei santi più venerati della cristianità. Fondata nel 1087, la basilica è un esempio magnifico di architettura romanica pugliese, che attira annualmente pellegrini e visitatori da tutto il mondo. La sua storia intreccia elementi di arte, religione e potere, rendendola un simbolo di ecumenismo e un patrimonio inestimabile per la città.
La costruzione della basilica fu intrapresa poco dopo la traslazione delle reliquie di San Nicola da Myra, un evento che segnò profondamente la storia religiosa e culturale di Bari. Questo tempio, che sorge sull’area della corte del catapano bizantino, è stato testimone di secoli di cambiamenti e restauri, diventando un faro di fede e un centro di incontri ecumenici tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa.
Oltre al suo valore religioso, la Basilica di San Nicola è un capolavoro architettonico. Con le sue profonde arcate cieche, i capitelli decorati e le volte a crociera, rappresenta un perfetto esempio di architettura romanica pugliese. Le sue tre navate, il transetto e il ciborio sono solo alcuni degli elementi che rendono questa basilica un gioiello d’arte e di architettura. Scopriamo insieme tutti i segreti e le meraviglie di questo straordinario luogo di culto.
Cosa scoprirai
Storia della Basilica di San Nicola di Bari
La Basilica di San Nicola a Bari ha una storia affascinante che inizia nel contesto tumultuoso dell’XI secolo. La decisione di costruire la basilica fu presa dopo la traslazione delle reliquie di San Nicola da Myra a Bari. Questo evento, avvenuto il 8 maggio 1087, fu un’operazione coraggiosa compiuta da 62 marinai baresi, che portarono le reliquie del santo nella città pugliese per proteggerle dall’invasione musulmana. L’arrivo delle reliquie segnò un momento cruciale nella storia della città, trasformandola in un importante centro di pellegrinaggio e consolidando il suo ruolo religioso e politico.
La costruzione della basilica di Bari iniziò immediatamente dopo l’arrivo delle reliquie. La scelta del sito non fu casuale: la basilica fu edificata sull’area della residenza del catepano bizantino, un luogo strategico che univa significato religioso e importanza politica. Il progetto fu diretto dall’abate benedettino Elia, che giocò un ruolo chiave nell’organizzazione dei lavori e nella raccolta dei fondi necessari.
APPROFONDIMENTO: Cosa vedere a Bari
La costruzione della basilica fu sostenuta da figure di spicco come Roberto il Guiscardo, un condottiero normanno che aveva conquistato gran parte del Sud Italia. Questo leader vide nella costruzione della basilica un’opportunità per consolidare il suo potere e rafforzare la presenza normanna nella regione. Inoltre, Papa Urbano II sostenne attivamente il progetto. Nel 1089, il Papa consacrò personalmente la cripta della basilica, riconoscendo ufficialmente il valore religioso del nuovo edificio e le sue reliquie.
La costruzione della basilica si inserisce quindi in un contesto di grande rilevanza storica, dove la politica normanna e l’autorità papale si intrecciano con la devozione popolare. L’edificio divenne rapidamente un simbolo di unità e fede, attirando pellegrini da tutta Europa.
Evoluzione della Basilica nel tempo
La Basilica di San Nicola ha subito numerosi interventi di restauro e modifiche architettoniche nel corso dei secoli. Uno dei primi restauri significativi avvenne nel 1089, quando Papa Urbano II consacrò la cripta, garantendo così un’importanza spirituale e politica all’edificio appena costruito. Questo evento non solo consolidò il ruolo della basilica come luogo di pellegrinaggio, ma segnò anche l’inizio di una serie di interventi volti a migliorare e abbellire la struttura.
Un altro importante restauro avvenne nel 1197. Questo periodo vide ulteriori modifiche strutturali e decorative che contribuirono a dare alla basilica l’aspetto che conosciamo oggi. Tra le varie opere realizzate, si distingue il completamento delle navate e l’aggiunta di decorazioni scultoree che arricchirono l’interno della chiesa.
Stile architettonico dell’edificio
La Basilica di San Nicola è un esempio eminente di architettura romanica pugliese, uno stile che si sviluppò tra l’XI e il XIII secolo in Puglia. Questo stile è caratterizzato da una fusione di elementi architettonici locali con influenze provenienti dalle regioni lombarde, normanne e bizantine. La basilica di San Nicola esemplifica perfettamente questa combinazione, offrendo una testimonianza unica della ricchezza culturale e storica della regione.
Caratteristiche principali dell’esterno
L’esterno della basilica presenta le tipiche caratteristiche del romanico pugliese. Una delle caratteristiche più distintive è la presenza di profonde arcate cieche che decorano le facciate laterali. Queste arcate non solo aggiungono un senso di profondità e ritmo alla struttura, ma servono anche a rinforzare i muri esterni.
La facciata principale è sobria e austera, dominata da due torri campanarie che si elevano ai lati dell’ingresso principale. Queste torri, sebbene semplici nella loro decorazione, conferiscono un aspetto maestoso e solenne alla basilica. L’ingresso è ornato da un portale riccamente scolpito, conosciuto come il Portale dei Leoni, che presenta rilievi intricati e figure simboliche.
Caratteristiche principali dell’interno e della cripta
L’interno della basilica è altrettanto impressionante, con una pianta a croce latina che include tre navate separate da colonne e pilastri robusti. Le navate sono coperte da volte a crociera, una caratteristica distintiva dell’architettura romanica. Al centro del presbiterio si trova il ciborio, un elemento architettonico decorativo che sovrasta l’altare principale.
Un’altra caratteristica notevole dell’interno è la presenza di capitelli scolpiti, che mostrano una varietà di motivi geometrici, floreali e figurativi. Questi capitelli non solo supportano le arcate delle navate, ma aggiungono anche un elemento decorativo ricco e dettagliato all’ambiente interno.
La cripta, situata sotto l’altare maggiore, è un altro elemento significativo della basilica. Qui sono custodite le reliquie di San Nicola, che rappresentano il cuore spirituale del complesso. La cripta è un ambiente suggestivo, con colonne di spoglio riutilizzate da edifici più antichi e un’atmosfera raccolta e venerabile.
Elementi artistici presenti nella chiesa
La Basilica è un vero scrigno di arte, che racchiude al suo interno una ricca collezione di affreschi, mosaici e sculture. Questi elementi artistici non solo abbelliscono la struttura, ma raccontano anche storie di fede, devozione e maestria artigianale.
Il Ciborio
Il ciborio, situato sopra l’altare maggiore, è uno degli elementi artistici più impressionanti della basilica. Questa struttura architettonica, spesso riccamente decorata, serve a enfatizzare l’importanza dell’altare sottostante. Il ciborio della Basilica di San Nicola è un esempio magnifico di scultura romanica, con colonne in marmo finemente scolpite e un baldacchino ornato. Le decorazioni includono motivi geometrici e simbolici che riflettono la spiritualità e l’arte del periodo.
Il portale dei leoni
Un altro elemento notevole è il Portale dei Leoni, situato sulla facciata principale della basilica. Questo portale prende il nome dalle due sculture di leoni che lo fiancheggiano. I leoni, scolpiti in modo realistico e imponente, simboleggiano la protezione e la forza. Il portale stesso è decorato con rilievi intricati che rappresentano scene bibliche e figure di santi. Ogni dettaglio del portale è un capolavoro di scultura, mostrando l’abilità e la creatività degli artisti medievali.
Opere di artisti famosi
La basilica ospita anche opere di artisti rinomati come Bartolomeo Vivarini e il bitontino Carlo Rosa. Bartolomeo Vivarini, un pittore veneziano del XV secolo, è noto per i suoi trittici e le pale d’altare. Le sue opere nella basilica riflettono la sua maestria nell’uso del colore e nella rappresentazione dettagliata delle figure sacre.
Carlo Rosa, un artista barocco di Bitonto, ha contribuito con affreschi e altre decorazioni pittoriche. Le sue opere sono caratterizzate da un uso drammatico della luce e da un realismo vibrante, che aggiungono profondità e dinamismo agli interni della basilica. Gli affreschi di Rosa rappresentano scene della vita di San Nicola e altre storie bibliche, offrendo ai visitatori un’esperienza visiva coinvolgente e spirituale.
Sculture e dettagli decorativi
Oltre ai grandi elementi artistici, la basilica è adornata con una varietà di sculture e dettagli decorativi. I capitelli delle colonne, ad esempio, presentano una gamma di motivi decorativi, dai semplici motivi geometrici alle elaborate figure mitologiche e simboliche. Questi capitelli non solo svolgono una funzione strutturale, ma contribuiscono anche alla bellezza estetica dell’interno della basilica.
Le sculture di santi e angeli sparse in tutta la basilica aggiungono un ulteriore livello di devozione e arte. Queste statue, realizzate in marmo e altri materiali pregiati, sono esempi eccellenti della scultura religiosa medievale e barocca.
Il culto di San Nicola a Bari
San Nicola di Myra, è una delle figure più venerate della cristianità. Nato intorno al 270 d.C. a Patara, nella regione dell’Asia Minore (attuale Turchia), divenne vescovo di Myra, una città portuale nell’antica Licia. La sua vita fu caratterizzata da atti di generosità, miracoli e una profonda devozione religiosa. È conosciuto per la sua carità verso i poveri e i bambini, e numerose leggende raccontano i suoi miracoli, tra cui la risurrezione di tre bambini e la salvezza di tre ragazze dalla prostituzione.
Dopo la sua morte, avvenuta il 6 dicembre 343 d.C., fu sepolto nella cattedrale di Myra. Le sue reliquie divennero presto oggetto di grande venerazione e la sua fama si diffuse rapidamente in tutto il mondo cristiano. Nel corso dei secoli, San Nicola è diventato il patrono di molte città e nazioni, e il suo culto è particolarmente forte in Italia, Grecia, Russia e altri paesi ortodossi.
Come le reliquie sono giunte a Bari nel Maggio 1087
Le reliquie di San Nicola giunsero a Bari in circostanze drammatiche e avventurose. Nel maggio del 1087, un gruppo di 62 marinai baresi si recò a Myra con l’intento di recuperare le sacre reliquie del santo. La città era sotto la minaccia dell’invasione musulmana, e i baresi temevano che le reliquie potessero essere distrutte o disperse. Il 8 maggio 1087, i marinai riuscirono a sottrarre le reliquie e a portarle in salvo a Bari.
L’arrivo delle reliquie a Bari fu accolto con grande entusiasmo e celebrazioni dalla popolazione locale. Questo evento non solo rafforzò la fede religiosa nella regione, ma trasformò la citta in un importante centro di pellegrinaggio. Le reliquie furono inizialmente collocate nel monastero di San Benedetto, e successivamente trasferite nella nuova basilica costruita appositamente per custodirle.
La traslazione delle reliquie segnò l’inizio di un culto fervente che si diffuse rapidamente. Ogni anno, il 8 maggio, Bari celebra la festa di San Nicola con una serie di eventi religiosi e festeggiamenti che attraggono pellegrini da tutto il mondo. La presenza delle reliquie ha reso la Basilica di San Nicola un luogo di incontro tra le tradizioni cattolica e ortodossa, sottolineando l’importanza ecumenica del santo.
Importanza religiosa della Basilica di San Nicola
La Basilica di San Nicola a Bari è da secoli un importante centro di pellegrinaggio. Ogni anno, migliaia di fedeli provenienti da diverse parti del mondo visitano la basilica per venerare le reliquie di San Nicola. Il pellegrinaggio principale si svolge il 8 maggio, anniversario dell’arrivo delle reliquie a Bari, quando la città celebra la festa di San Nicola. Questa festa, che dura tre giorni, include processioni, cerimonie religiose, spettacoli pirotecnici e eventi culturali che attirano numerosi pellegrini e turisti.
Durante queste celebrazioni, le reliquie di San Nicola vengono esposte alla venerazione pubblica, e molti fedeli partecipano ai riti per chiedere l’intercessione del santo. La festa di San Nicola è un momento di grande fervore religioso, che vede la partecipazione non solo dei baresi, ma anche di numerosi devoti provenienti dall’Europa orientale, dove il culto del santo è particolarmente sentito.
Qual è la particolarità della pianta della Basilica di San Nicola a Bari?
La Basilica pontificia di San Nicola ha una pianta a croce latina commissa, in quanto manca il braccio posteriore dell’abside, e si suddivide in tre navate. La navata centrale è più che doppia rispetto a quelle laterali. Le absidi, semicilindriche, sono inserite nello spessore murario del transetto, che è molto corto.
Che stile è la basilica di San Nicola di Bari?
La Basilica di San Nicola è un esempio significativo di architettura romanica pugliese. Costruita tra il 1087 e il 1197, la basilica riflette le caratteristiche tipiche dello stile romanico, come la solidità delle forme, l’uso di archi a tutto sesto, le colonne massicce, e le decorazioni scultoree sobrie ma espressive. L’influenza bizantina è anche evidente nelle decorazioni interne e nell’iconografia legata al culto di San Nicola, che aveva un forte richiamo nel mondo ortodosso.
Chi ha costruito la basilica di San Nicola a Bari?
La Basilica di San Nicola fu costruita sotto la supervisione dell’arcivescovo Ursone, il quale diede avvio ai lavori nel 1087, poco dopo l’arrivo delle reliquie di San Nicola da Myra. La costruzione fu portata avanti anche dai suoi successori, in particolare dall’arcivescovo Elia, che svolse un ruolo fondamentale nel completamento della basilica. La costruzione fu realizzata grazie all’impegno della popolazione locale e all’appoggio dei Normanni, che all’epoca dominavano la regione.
Cosa protegge San Nicola di Bari?
San Nicola è venerato come protettore di bambini, marinai, viaggiatori, sposi, ragazze nubili, prigionieri e poveri. La sua figura, nota per la generosità e i miracoli attribuiti, ha ispirato molte leggende, tra cui quella che ha dato origine a Babbo Natale. Invocato in molte situazioni della vita, è particolarmente ricordato per la sua compassione e per la protezione offerta ai più bisognosi.
Perché San Nicola di Bari e santo?
San Nicola di Bari è santo per la sua vita esemplare di fede e carità, caratterizzata da atti di generosità, come il salvataggio di tre ragazze dalla povertà, e numerosi miracoli attribuiti a lui. Vescovo di Myra nel IV secolo, la sua santità fu riconosciuta dalla Chiesa per la protezione e l’aiuto offerti ai bisognosi, diventando un importante intercessore e patrono di molte cause.
Perché San Nicola si trova a Bari?
San Nicola si trova a Bari perché le sue reliquie furono traslate lì nel 1087 da un gruppo di marinai baresi. Temendo che le reliquie potessero essere profanate dai musulmani, che avevano conquistato Myra (nell’attuale Turchia), i marinai decisero di portarle in Italia. Bari fu scelta per la sua posizione strategica e il desiderio di rafforzare il prestigio della città. Le reliquie furono accolte con grande devozione e divennero un importante simbolo religioso, trasformando la città in un centro di pellegrinaggio cristiano di rilevanza internazionale.
Come è morto San Nicola di Bari?
San Nicola di Bari, noto anche come San Nicola di Myra, morì per cause naturali il 6 dicembre, probabilmente nell’anno 343 d.C. Si ritiene che sia morto in tarda età, dopo una lunga vita dedicata al servizio religioso come vescovo di Myra, una città dell’attuale Turchia. Non ci sono leggende o racconti particolari che descrivano circostanze straordinarie legate alla sua morte, che avvenne pacificamente. La sua morte è commemorata ogni anno il 6 dicembre, giorno che celebra la sua memoria e le sue opere di carità e miracoli.
Perché san Nicola è patrono di Bari?
San Nicola è il patrono di Bari principalmente perché le sue reliquie furono traslate nella città nel 1087, un evento che segnò profondamente la storia e l’identità religiosa di Bari. Dopo l’arrivo delle reliquie, Bari divenne un importante centro di pellegrinaggio cristiano, e la devozione a San Nicola crebbe rapidamente. La sua protezione e intercessione vennero invocate dai baresi in diverse occasioni, e la sua figura divenne simbolo di identità e unione per la comunità.
Quando visitare la Basilica
La Basilica di San Nicola a Bari può essere visitata in qualsiasi periodo dell’anno, ma ci sono momenti particolarmente speciali per godere appieno della sua atmosfera unica:
- Maggio: la prima metà di maggio è il periodo più significativo per visitare la basilica, poiché il 8 maggio si celebra la festa di San Nicola. Questa ricorrenza, nota come “Sagra di San Nicola,” è un evento di grande importanza che attira pellegrini da tutto il mondo. Le celebrazioni includono processioni, messe solenni e altre manifestazioni religiose e culturali.
- Dicembre: anche il 6 dicembre, giorno della festa liturgica di San Nicola, è un momento speciale per visitare la basilica. La celebrazione è più raccolta rispetto a quella di maggio, ma è comunque un’occasione importante che richiama i devoti per commemorare la morte del santo.
- Fuori stagione turistica: se preferisci una visita più tranquilla e meno affollata, i mesi di novembre, gennaio e febbraio sono ideali. Durante questi periodi, potrai esplorare la basilica con maggiore calma, apprezzando la sua architettura e il suo significato spirituale senza la folla delle festività.
Indipendentemente dal periodo scelto, è sempre consigliabile verificare in anticipo gli orari di apertura e l’eventuale presenza di celebrazioni religiose per organizzare al meglio la visita.
Come arrivare alla Basilica di San Nicola dalla stazione centrale
A piedi (20-25 minuti)
Esci dalla stazione e percorri Corso Cavour o Via Sparano in direzione nord, attraversando il centro della città. Prosegui dritto fino a raggiungere Piazza del Ferrarese. Da lì, segui Strada del Carmine che ti porterà a Largo Abate Elia, dove si trova la basilica. Questo percorso ti permetterà di attraversare il centro storico di Bari, offrendo un piacevole cammino attraverso alcune delle zone più suggestive della città.
Autobus (circa 10-15 minuti)
Per raggiungere questa destinazione, è sufficiente prendere il bus 53 e scendere alla fermata Teatro Piccinni. Da qui, basta entrare nel centro storico attraverso Piazza del Ferrarese e seguire le indicazioni per la Basilica.
Taxi (circa 5-10 minuti)
Puoi prendere un taxi direttamente dalla stazione. Il viaggio è breve e ti porterà direttamente alla basilica. Il costo è generalmente contenuto, ma dipende dal traffico e dall’ora del giorno.
Dove dormire nel pressi della Basilica di San Nicola
Ecco alcune opzioni di alloggio vicino alla Basilica di San Nicola a Bari:
- Palazzo Calò: boutique hotel in un edificio storico, a pochi minuti dalla Basilica. Camere eleganti e terrazza panoramica.
- Grande Albergo delle Nazioni: hotel a 5 stelle sul lungomare, con vista mozzafiato e servizi di alta qualità.
- La Muraglia B&B: accogliente B&B nel centro storico, a pochi passi dalla Basilica, con colazione fatta in casa e terrazza.
- B&B Bari Old Town: B&B nel cuore della città vecchia, ideale per esplorare la Bari storica.
- Casa di San Nicola: guest house a pochi metri dalla Basilica, con camere private e atmosfera familiare.
- Olive Tree Hostel: ostello economico a 10 minuti a piedi dalla Basilica, con dormitori, camere private e ambiente conviviale.
Considerazioni finali sulla Basilica di San Nicola di Bari
In conclusione, la Basilica di San Nicola di Bari non è solo un monumento di straordinaria bellezza architettonica, ma anche un luogo ricco di storia e spiritualità. Custode delle reliquie di uno dei santi più venerati al mondo, la basilica rappresenta un ponte tra culture e tradizioni religiose diverse, attirando ogni anno pellegrini e turisti che desiderano immergersi nel suo fascino senza tempo. Visitarla significa non solo ammirare un capolavoro del romanico pugliese, ma anche entrare in contatto con la profonda devozione che ha plasmato la storia di Bari e continua a influenzarla oggi.