Nel cuore della città vecchia di Bari, a pochi passi dalla Basilica di San Nicola, si trova un luogo straordinario che custodisce secoli di storia, religione e cultura: il Museo Nicolaiano. Questo scrigno prezioso, spesso trascurato dai circuiti turistici tradizionali, offre una rara opportunità di immergersi nelle radici profonde della città, attraverso una ricca collezione di reperti che attraversano le epoche romana, bizantina e normanno-sveva.
Oltre a raccontare la storia di San Nicola, il patrono venerato non solo in Puglia ma in tutto il mondo, il museo svela i segreti di una Bari che ha visto succedersi popoli e dominazioni, lasciando tracce indelebili nel suo tessuto urbano e culturale. Tra i musei di Bari, il Museo Nicolaiano spicca non solo come luogo di conservazione, ma come un ponte tra passato e presente, che invita a riscoprire l’identità di una Bari spesso “sepolta” ma mai dimenticata. Continua a leggere per scoprire i tesori nascosti di questo affascinante museo e il racconto vivo della “Bari che fu”.
Cosa scoprirai
Cosa vedere al Museo Nicolaiano
Quando entri nel Museo Nicolaiano, ti trovi davanti a un viaggio che ti trasporta indietro nel tempo, attraverso i secoli che hanno plasmato la storia di Bari. La tua avventura inizia al piano terra, dove ti immergerai nell’epoca romana, un periodo in cui Bari non era solo una città, ma un vero e proprio municipium dell’Impero Romano. Qui, potrai ammirare due statuette fittili in terracotta, rappresentanti donne con acconciature che rivelano il loro status sociale: una giovane nubile con i capelli sciolti e una matrona con i capelli raccolti in un cono. È come se, per un momento, potessi percepire la vita quotidiana di una città che oggi sopravvive solo in questi preziosi frammenti di storia.
Proseguendo, la tua attenzione verrà catturata da un busto in marmo, un’opera imponente che testimonia il culto di Mitra, il dio del Sole. Senza testa e arti, questo busto, originario dell’area dell’odierna cittadella nicolaiana, ti ricorda quanto il culto mitraico fosse radicato in questa terra, un retaggio spirituale che affonda le sue radici nel cuore dell’Impero.
Mentre ti sposti nella sezione bizantina, entri in un’epoca di splendore e di potere. Qui incontrerai la leonessa stilofora, un’incredibile scultura in marmo che un tempo adornava il Palazzo del Catapano. Anche se l’artista probabilmente non aveva mai visto un leone dal vivo, la scultura trasmette un senso di forza e protezione, con la leonessa che porta in bocca il suo cucciolo, simbolo di cura e benevolenza divina. Accanto, un capitello raffigurante due scimmie, ti offre uno scorcio sulla simbologia negativa attribuita a questi animali nel periodo bizantino, riflettendo il contrasto tra le debolezze umane e la purezza spirituale.
Il percorso continua con l’epoca normanno-sveva, un periodo cruciale per la città. Qui potrai ammirare una pergamena del 1175, un documento eccezionale che riporta i nomi degli eredi dei marinai che trasportarono le reliquie di San Nicola a Bari. Questo pezzo unico è più di un semplice documento: è una finestra su un evento che ha segnato profondamente la storia religiosa e culturale della città. E non perderti la corona di Re Ruggero II, con le sue sottili decorazioni a foglie e le placchette con angeli, un manufatto che, sebbene non indossabile, trasmette un’aura di sacralità e mistero.
Quando sali al primo piano, preparati a essere sorpreso dai sarcofagi, come quello di marmo attribuito a Roberto da Bari, e dalle antiche lastre di marmo, i plutei, che raccontano storie di epoche longobarde e bizantine. E poi, quasi inaspettatamente, ti troverai faccia a faccia con la figura di San Nicola, rappresentata in un quadro del 1627 che, ogni anno, viene posto sul peschereccio durante le celebrazioni di maggio. Questo dipinto non è solo un’opera d’arte, ma un simbolo vivente della devozione che lega Bari al suo santo patrono.
Infine, il museo ti invita a scendere nel piano interrato, dove scoprirai oggetti votivi che testimoniano l’importanza di San Nicola non solo per Bari, ma per tutto il mondo cristiano. Tra i tesori esposti, spiccano i candelabri d’argento donati da Vladimir Putin e il pastorale di Papa Giovanni Paolo II, doni che sottolineano il legame universale con il santo. Questi oggetti ti lasciano con la sensazione che il Museo Nicolaiano non sia solo un luogo di storia, ma un ponte tra passato e presente, un tempio della memoria che continua a vivere grazie alla sua ricca collezione e al fervore dei suoi visitatori.
APPROFONDIMENTO: Cosa vedere a Bari
Quando visitare il museo
Il Museo Nicolaiano di Bari può essere visitato tutto l’anno, ma ci sono alcuni periodi in cui una visita potrebbe risultare particolarmente significativa o piacevole.
Durante le celebrazioni di San Nicola (maggio e dicembre)
Se vuoi vivere un’esperienza culturale e spirituale completa, ti consiglio di visitare il museo in concomitanza con le festività dedicate a San Nicola. Ogni anno, dal 7 al 9 maggio, Bari celebra il suo santo patrono con processioni, eventi religiosi e manifestazioni culturali che attirano fedeli da tutto il mondo. Durante questo periodo, il museo diventa un punto focale delle celebrazioni, e potrai apprezzare al meglio la collezione legata al santo, immerso in un’atmosfera di devozione e tradizione. Anche l’evento del 6 dicembre, la festa di San Nicola, offre un’opportunità unica per visitare il museo in un contesto speciale.
Primavera e autunno
La primavera e l’autunno sono stagioni ideali per visitare Bari e il Museo Nicolaiano. Le temperature sono miti, e la città è meno affollata rispetto ai mesi estivi. Questo ti permetterà di goderti una visita tranquilla e approfondita al museo, esplorando con calma le sue ricche collezioni senza la pressione delle folle turistiche.
Giorni feriali
Se preferisci una visita più intima e vuoi evitare le folle, scegli un giorno feriale per visitare il museo. Durante la settimana, il flusso di visitatori è generalmente più ridotto, permettendoti di immergerti nella storia e nell’arte del museo con maggiore tranquillità.
Eventi speciali e mostre temporanee
Tieni d’occhio il calendario degli eventi del museo, poiché durante l’anno possono essere organizzate mostre temporanee, conferenze o eventi speciali che arricchiscono l’esperienza di visita. Partecipare a uno di questi eventi può offrire un valore aggiunto alla tua visita, permettendoti di scoprire aspetti nuovi o inediti della storia di Bari e del culto di San Nicola.
Come arrivare al Museo Nicolaiano dalla stazione centrale
Per raggiungere il Museo Nicolaiano dalla stazione centrale di Bari, puoi seguire questi semplici passi:
A piedi
- Uscita dalla stazione: esci dalla stazione centrale di Bari utilizzando l’uscita principale su Piazza Aldo Moro.
- Prosegui su Via Sparano: attraversa Piazza Aldo Moro e imbocca Via Sparano, la via pedonale principale della città. Cammina dritto lungo questa strada fino alla sua fine, dove incontrerai Corso Vittorio Emanuele II.
- Svolta su Corso Vittorio Emanuele II: Alla fine di Via Sparano, gira a destra su Corso Vittorio Emanuele II.
- Raggiungi Largo Papa Urbano II: Continua a camminare su Corso Vittorio Emanuele II per circa 500 metri fino a raggiungere Piazza del Ferrarese. Da qui puoi raggiungere Largo Papa Urbano II seguendo le indicazioni per la Basilica di San Nicola.
Questo percorso a piedi dura circa 20-25 minuti e ti permette di attraversare il cuore della città, godendo della vivace atmosfera del centro storico di Bari.
In autobus
- Prendi l’autobus: per raggiungere questa destinazione, è sufficiente prendere il bus 53 e scendere alla fermata Teatro Piccinni. Da qui, basta seguire le indicazioni proseguendo a piedi verso il centro storico.
- Scendi a Piazza San Nicola: scendi alla fermata più vicina a Piazza San Nicola o Largo Papa Urbano II, che si trova a pochi passi dal Museo Nicolaiano.
- Raggiungi il museo: Dalla fermata dell’autobus, cammina per qualche minuto fino a raggiungere il museo.
In taxi
Se preferisci un’opzione più rapida e comoda, puoi prendere un taxi direttamente dalla stazione centrale. Il tragitto in taxi verso il museo dura circa 10-15 minuti, a seconda del traffico.
In auto
Se hai un’auto, puoi seguire le indicazioni per il centro storico e parcheggiare nelle vicinanze. Tieni presente che il centro storico di Bari ha zone a traffico limitato (ZTL), quindi verifica le aree di parcheggio disponibili prima di avvicinarti al museo.
Dove dormire nei pressi della Basilica di San Nicola
Ecco alcune opzioni di alloggio vicino alla Basilica di San Nicola a Bari:
- Palazzo Calò: boutique hotel in un edificio storico, a pochi minuti dalla Basilica. Camere eleganti e terrazza panoramica.
- Grande Albergo delle Nazioni: hotel a 5 stelle sul lungomare, con vista mozzafiato e servizi di alta qualità.
- La Muraglia B&B: accogliente B&B nel centro storico, a pochi passi dalla Basilica, con colazione fatta in casa e terrazza.
- B&B Bari Old Town: B&B nel cuore della città vecchia, ideale per esplorare la Bari storica.
- Casa di San Nicola: guest house a pochi metri dalla Basilica, con camere private e atmosfera familiare.
- Olive Tree Hostel: ostello economico a 10 minuti a piedi dalla Basilica, con dormitori, camere private e ambiente conviviale.
Considerazioni finali sul Museo Nicolaiano di Bari
Il Museo Nicolaiano di Bari rappresenta una straordinaria testimonianza del ricco patrimonio culturale e religioso della città, offrendo ai visitatori un’esperienza multisensoriale unica. Attraverso un percorso espositivo che va dall’epoca greco-romana fino all’epoca normanno-sveva, il museo non solo racconta la storia di Bari e del culto di San Nicola, ma invita anche i visitatori a immergersi profondamente nelle tradizioni locali. Un luogo dove passato e presente si fondono, trasformando la visita in un viaggio emozionante tra fede, arte e cultura.